“Mission Bell”, la virata di Amos Lee verso il folk rock

Sono passati ben dodici anni dalla sua uscita, eppure il quarto album in studio del cantautore americano Amos Lee, intitolato "Mission Bell", mi commuove ancora per la sua bellezza devastante. Lui, come già scritto da queste parti in passato, è un autore per il quale vado matto, perché capace di scrivere brani strepitosi, ispirati ed estremamente raffinati inclusi in dischi magistrali. "Mission Bell", tuttavia, ha qualcosa in più rispetto ai lavori precedenti e a quelli successivi. Dopo i primi due ...

I Can’t Tell You Why (Eagles)

Atmosfere uniche, sonorità suggestive, una costruzione esemplare. Ho da sempre un debole per I Can't Tell You Why dei mitici Eagles, band con cui iniziai a prendere confidenza già in tenerissima età vista la grande passione dei miei genitori per la loro musica (mio padre ha quasi tutti i loro dischi in studio, che in casa e in macchina hanno risuonato innumerevoli volte nelle situazioni più disparate). Indubbiamente gli Eagles diedero il loro meglio nei primi album, quindi da "Eagles" ...

Lo stile inconfondibile di Damien Rice

Ci si può soltanto inchinare di fronte al talento puro e assoluto di Damien Rice. Lo ascolto da circa quindici anni, da quando una confidenza sempre maggiore con il web e con i siti d'informazione musicale mi permise di imbattermi in diversi e approfonditi articoli a lui dedicati. Sarà stato il 2008, o forse il 2007. Non ricordo benissimo, però di certo erano gli anni di MySpace, piattaforma interessante forse soffocata un po' troppo presto dallo strapotere di altri social ...

Il grande esordio solista di Manuel Agnelli

Da fan sfegatato degli Afterhours quale sono, ho provveduto ad acquistare immediatamente una copia del primo album solista del frontman, Manuel Agnelli, intitolato "Ama il prossimo tuo come te stesso". Non posso giurare di aver comprato il disco il giorno stesso dell'uscita, ovvero il 30 settembre, ma sono certo di averlo fatto a poco meno di una settimana di distanza dal suo arrivo nei negozi. Come scrissi su questo blog qualche anno fa, gli Afterhours restano uno dei miei gruppi ...

Pacifico, una penna incredibile

La mia ammirazione per Gino De Crescenzo, alias Pacifico, è semplicemente esagerata. Da circa vent'anni sento continuamente le sue canzoni, emozionandomi di fronte a certa classe e sensibilità. Non posso negarlo: per me è un idolo, una guida, un maestro, un punto di riferimento. La sua scrittura così versatile e intensa, poetica e dolce, è sublime. E se ne sono accorti tanti altri suoi colleghi italiani, nel tempo pronti a chiedergli un aiuto, una mano per completare brani da perfezionare ...

I Negrita dei primi dischi…

Insieme agli Afterhours, ai Bachi da Pietra, ai Marlene Kuntz, ai Massimo Volume, agli Elettrojoyce e al Teatro degli Orrori, i Negrita sono una tante delle band italiane degli ultimi trent'anni per cui provo un'adorazione particolare. Nel tempo, più o meno dal 2011 in poi, quando venne pubblicato quel "Dannato vivere" da me mai apprezzato e segno evidente di una progressiva carenza di idee, ho perso gradualmente tutta quella passione che mi portava a decidere di andare a vederli dal ...