In quanto loro fan da più di dieci anni, adoro follemente tutti i dischi che i Black Rebel Motorcycle Club hanno rilasciato dal 2001 in poi. Difficile stabilire se sia migliore "Baby 81" o "Specter at the Feast", oppure "Beat the Devil's Tattoo" o "Take Them On, On Your Own". Devo però ammettere che l'album di Peter Hayes e soci che mi capita di ascoltare con maggiore frequenza è "Howl", dato alle stampe nel 2005. È un lavoro magnifico, una ...
I dEUS nell’Olimpo dell’alternative…
Conosco e ascolto costantemente i dEUS da oltre dieci anni. Ricordo che un caro amico me li nominò un giorno all'università, tra una lezione e l'altra (probabilmente era il 2008). Credo sia una band semplicemente formidabile perché capace di produrre una musica di spessore piuttosto legata al rock anche se, al contempo, in grado di inglobare e far convivere con estrema facilità una quantità sorprendente di generi molto diversi tra loro. A suon di grandi dischi e di tour impeccabili, ...
La radio, di nuovo
Dopo quasi sei anni torno a dedicarmi a una grande passione: la radio. Tutto ciò accade grazie al mio caro amico Francesco Sicheri, pronto a chiedermi di fare un programma insieme da inserire nel palinsesto di Radio Orte, emittente locale con la quale lui collabora già da un po'. Il format, della durata di un'ora e intitolato "Brain Shake" come l'omonima e intramontabile canzone dei mitici AC/DC, parte questo martedì, 25 febbraio. Avrà cadenza settimanale con prima messa prevista per ...
The Kills, il lato sexy del rock
Spesso penso a quante dannate band musicali ho conosciuto dall'inizio degli anni Novanta ad oggi. Davvero un'infinità, al punto tale di rischiare di dimenticarmi clamorosamente di particolari progetti per i quali sono proprio impazzito a fasi alterne. Tra questi ci sono pure i The Kills, duo angloamericano composto dal chitarrista Jamie Hince e dalla cantante Alison Mosshart. Ho avuto a che fare con la loro musica per la prima volta nel 2010. Una sera ero a casa di mio cognato, ...
Marco Parente
Quelle volte in cui mi capita di mettere su un disco di Marco Parente ripeto tra me e me sempre la stessa cosa: «Come è possibile!?». Come può un autore del suo calibro essere praticamente sconosciuto ai più? Come mai le sue splendide canzoni non sono mai state selezionate dai network di rilievo, radio o televisione che fossero? Probabilmente la bellezza non fa per il mainstream. Forse chi è ai vertici della radiofonia, così come della discografia, ne sa poco ...
Edda, Diodato, Benvegnù: il grande inizio di 2017 della musica italiana
Se penso al nostro Paese, devo ammettere che a livello discografico questo 2017 si è aperto nel migliore dei modi. In neanche tre mesi sono stati pubblicati diversi album di musica italiana molto interessanti. Non solo si è verificato un nutrito ritorno sulle scene di alcuni cantanti e gruppi di spessore, ma le raccolte d'inediti licenziate sono nel complesso decisamente valide. Mi ha colpito assai "A casa tutto bene", quarto lp in studio di Brunori Sas: ci ho trovato dentro ...