Qualche settimana fa, il mio caro amico Francesco Sicheri mi ha girato una foto che lo ritraeva con l'immenso Billy Gibbons, leader degli ZZ Top, da lui incontrato (presumo per un'intervista da includere nel futuro numero del magazine "Guitar Club") a Pistoia. Al di là del fatto di essere felicissimo per lui, cresciuto con i dischi incisi negli anni dalla celebre band texana, ho riflettuto a lungo sulla storia, sulla grandezza di un gruppo come quello capeggiato dal Reverendo. Chi non ...
“Abbey Road”, un punto di non ritorno
Ho semplicemente un debole per "Abbey Road". È un disco a cui sono affezionatissimo. Credo sia uno dei primi album che ho cominciato a sentire per intero, anche indipendentemente dalla presenza nei paragi dei miei genitori. Ricordo ancora quanto fui colpito dalla sua copertina strepitosa. Quei quattro tizi in fila sulle strisce pedonali, John Lennon davanti a tutti con i suoi capelli lunghi e il vestito bianco. E poi, ovviamente, Paul McCartney. L'unico sbarbato, con sigaretta in mano e piedi ...
Unintended (Muse)
I Muse li ho conosciuti con Unintended. Ricordo tutto alla perfezione. Ricordo un pomeriggio assolato di inizio giugno, su di giri perché in procinto di partire per il mare dove sarei rimasto fino ad agosto inoltrato. Ricordo la mia casa libera, «un divano in cui affondare», citando Niccolò Fabi, e la televisione puntualmente accesa. Sintonizzato su Mtv, seguivo uno dei tanti format musicali dell'emittente (probabilmente si trattava di "Hitlist Italia", non garantisco però). Ad un certo punto il vj di ...
Spies (Coldplay)
Non sono un grande estimatore dei Coldplay. Credo anzi che abbiano ottenuto un po' troppo in termini di successo per quelle che sono le qualità individuali dei componenti della band e, soprattutto, per i dischi rilasciati dagli esordi a oggi. Ho provato a sentire gli album che vanno da "Mylo Xyloto" in poi: sono sincero, produzioni davvero mediocri. Sopravvalutati inoltre "X&Y" e il successivo "Viva la Vida or Death and All His Friends". Per me Chris Martin e soci hanno ...
Gli inarrivabili Butthole Surfers
Pochi gruppi rock sono riusciti a farmi perdere la testa come i Butthole Surfers. Ho davvero un debole per questa band americana così trascinante e pazza. Un progetto fantastico, discograficamente letale tra gli anni Ottanta e Novanta, quando di lp Gibby Haynes e Paul Leary ne pubblicavano a ripetizione. Seppur ancora in attività, i Butthole Surfers non rilasciano più un album di canzoni originali da almeno tre lustri (l'ultimo fu "Weird Revolution" del 2001). Un grande peccato, se non altro ...
Drive (Incubus)
Gli Incubus di "Make Yourself" erano un'altra cosa rispetto a quelli degli esordi. Il sound potente e aggressivo di dischi come "Fungus Amongus" e "S.C.I.E.N.C.E", rilasciati nel 1995 e nel 1997, non era quasi più percepibile nel terzo lavoro di tracce inedite pubblicato da Brandon Boyd e soci sul finire del '99. Una canzone come Drive rappresenta bene il cambio di rotta. Musica più semplice, arrangiamenti curati, sonorità morbide e poco spigolose: chiaro tentativo di raggiungere un pubblico più ampio ...