I Negrita dei primi dischi…

Insieme agli Afterhours, ai Bachi da Pietra, ai Marlene Kuntz, ai Massimo Volume, agli Elettrojoyce e al Teatro degli Orrori, i Negrita sono una tante delle band italiane degli ultimi trent'anni per cui provo un'adorazione particolare. Nel tempo, più o meno dal 2011 in poi, quando venne pubblicato quel "Dannato vivere" da me mai apprezzato e segno evidente di una progressiva carenza di idee, ho perso gradualmente tutta quella passione che mi portava a decidere di andare a vederli dal ...

Oasis, of course

Ascolto la musica degli Oasis da quasi trent'anni. Se non vado errato, dovrei aver cominciato a prendere confidenza con alcuni classici del loro repertorio nella seconda metà degli anni Novanta. Per ragioni puramente anagrafiche, non riuscii a godermi l'esplosione della band britannica con il celebre "(What's the Story) Morning Glory" del 1995; tuttavia ho ricordi piuttosto nitidi delle uscite dei fortunati singoli estratti dal successivo "Be Here Now", uno dei dischi di Liam e Noel Gallagher a cui resto maggiormente ...

Galoni, una penna strepitosa

Quando qualche amico o collega mi chiede di fargli il nome di un cantautore italiano giovane e valido, capace di scrivere e cantare bene, ho pochi dubbi: sebbene ce ne siano molti, nel nostro Paese, di artisti talentuosi (mi vengono in mente Lucio Leoni, Francesco Anselmo, Daniele De Gregori e Mox), consiglio puntualmente Emanuele Galoni. In merito alla canzone d'autore, in cui fanno la differenza testi e musiche piuttosto ricercati, è indubbiamente un artista con cui bisogna fare i conti. ...

La grande arte di Paolo Benvegnù

Dei tanti cantautori italiani in attività, il milanese Paolo Benvegnù è di certo uno di quelli che ammiro maggiormente. Lo seguo da tanti anni, forse da una quindicina. Per ragioni anagrafiche, gli Scisma non me li sono goduti (la scoperta, purtroppo, è avvenuta dopo il loro scioglimento). Ma quando all'inizio del nuovo millennio cominciarono a sentirsi i suoi primi componimenti, la mia attenzione venne giustamente rapita tanta bellezza e profondità. Benvegnù è un artista superlativo, davvero un patrimonio per quanto ...

I supersonici Tool

Fanno un genere molto particolare, di fatto ostico per tanti. Eppure, al di là dei gusti, i Tool si possono tranquillamente considerare una delle più grandi band di sempre nell'ambito dell'alternative rock e del metal (questi, in sintesi, i due generi sviluppati nel tempo dal quartetto americano). La loro musica è eccezionale, potentissima. Un qualcosa di stupefacente, perché frutto di una tecnica sopraffina unita a una genialità davvero rara, almeno nel mainstream. Come gran parte delle persone nate sul finire ...

Il grande Beck

Davvero difficile, per me, quantificare la stima e l'ammirazione nei confronti di Beck, indubbiamente uno degli artisti più interessanti e spiazzanti degli ultimi trent'anni nel panorama rock e alternative americano. Capace di avviare ben presto una carriera straordinaria, fatta di dischi ricchi di ricerca, genialità e sperimentazione, questo compositore così eclettico, nato a Los Angeles nel 1970, non ha mai deluso le aspettative, conquistandosi piuttosto un'attenzione importante da parte del proprio pubblico attraverso la realizzazione di progetti a dir poco ...