Milano (Alex Britti)

La musica di Alex Britti ha sempre rivestito un ruolo importante nella mia vita: praticamente mi ha accompagnato in tantissimi momenti, a cominciare da quando ero poco più che un bambino e le sue prime hit decollavano così tanto da dargli una popolarità notevole. Ora non sto qui a scrivere ciò che questo grande musicista avrebbe dovuto o non dovuto fare nel corso della sua carriera, perché semplicemente non è questo il luogo adatto (magari un giorno dedicherò un post ...

D’yer Mak’er (Led Zeppelin)

I Led Zeppelin sono nel cuore, ci mancherebbe. Mi sono ripromesso da tempo di scrivere tanto a proposito di loro su questo blog. Per via della grande ammirazione di mio padre nei loro confronti, posso dire di essere cresciuto con i loro dischi: ricordo di aver cominciato a imbattermi in loro diverse hit già da piccolo. Poi, pian piano, ho saputo ascoltare, capire, apprezzare e adorare i loro dischi magistrali, almeno quelli rilasciati fino alla metà degli anni Settanta. Per ...

Tutta la genialità di Sufjan Stevens

Pochi giorni fa sono passato alla Discoteca Laziale, uno dei negozi di dischi di Roma a cui sono maggiormente affezionato e dove mi reco con frequenza, per ritirare una piccola pila di album ordinati in precedenza. Tra i cd acquistati, ben tre erano firmati da Sufjan Stevens, cantautore americano che stimo tantissimo e che seguo ormai con costanza da circa dieci anni, forse qualcosa di più. Qui in Italia non è molto conosciuto, ma negli Stati Uniti e in ...

Bruce Springsteen e l’essenzialità: il capolavoro “Nebraska”

Forse l'ho già scritto da queste parti: non sono un grande esperto della musica di Bruce Springsteen, tuttavia stimo tanto un artista simile, che a suon di dischi eccellenti e di concerti travolgenti ha fatto semplicemente la storia, in ambito musicale. Il disco di Springsteen che conosco meglio, e che amo di più, è "Nebraska", lp rilasciato dal songwriter statunitense nel settembre del 1982. Lo ascoltai per la prima volta una decina di anni fa, e non posso dimenticare l'effetto ...

Walking Man (James Taylor)

Non c'è niente da fare. Per quanto da anni ascolti un numero spropositato di cantautori, italiani e stranieri, del passato o in attività, ciclicamente torno a chiudermi nel vero senso della parola sul repertorio magnifico di James Taylor, una sorta di divinità per il sottoscritto che è cresciuto con i suoi lavori sontuosi, specialmente quelli confezionati nel corso degli anni Settanta. Sarà la sua voce, sarà la sua scrittura, sarà il sound dei suoi pezzi, saranno le melodie da lui ...

La grande favola dei Dire Straits…

Il 1977 è un anno molto particolare, pieno di cambiamenti e di novità che investono diversi ambiti. Musicalmente parlando, c'è l'esplosione del punk, pronto a farsi largo quasi ovunque, a partire dall'Inghilterra. Nessuno direbbe mai che una band come i Dire Straits, intenzionati a produrre un rock dolce e raffinato, contaminato con il blues, il country e molto altro, possano emergere in un contesto simile. Eppure le cose vanno proprio in direzione opposta. Quattro ragazzi, bravi musicisti capaci di tenere ...