Da fan sfegatato degli Afterhours quale sono, ho provveduto ad acquistare immediatamente una copia del primo album solista del frontman, Manuel Agnelli, intitolato "Ama il prossimo tuo come te stesso". Non posso giurare di aver comprato il disco il giorno stesso dell'uscita, ovvero il 30 settembre, ma sono certo di averlo fatto a poco meno di una settimana di distanza dal suo arrivo nei negozi. Come scrissi su questo blog qualche anno fa, gli Afterhours restano uno dei miei gruppi ...
I Negrita dei primi dischi…
Insieme agli Afterhours, ai Bachi da Pietra, ai Marlene Kuntz, ai Massimo Volume, agli Elettrojoyce e al Teatro degli Orrori, i Negrita sono una tante delle band italiane degli ultimi trent'anni per cui provo un'adorazione particolare. Nel tempo, più o meno dal 2011 in poi, quando venne pubblicato quel "Dannato vivere" da me mai apprezzato e segno evidente di una progressiva carenza di idee, ho perso gradualmente tutta quella passione che mi portava a decidere di andare a vederli dal ...
Il favoloso “Nun te ne fa’” di Gnut
Da circa due mesi ascolto quasi quotidianamente, almeno una volta, se non due, l'ultimo disco d'inediti del cantautore partenopeo Gnut, al secolo Claudio Domestico. Un disco intitolato "Nun te ne fa'", pubblicato il 14 ottobre scorso e prodotto da Piers Faccini, cantautore e musicista inglese ma di origini italiane (ho già scritto di lui su questo blog in passato). Anticipato dal delizioso singolo Duje vicchiarielli, in sostanza un omaggio ai suoi nonni rimasti insieme tutta la vita, questo lavoro contiene complessivamente dieci ...
I primi anni Ottanta di Claudio Baglioni: il grande salto con “La vita è adesso”
Con l'album "Strada facendo", pubblicato nel 1981, Claudio Baglioni si era riconfermato su livelli altissimi. Una qualità di scrittura crescente e sotto gli occhi di tutti, un sound brillante, musiche raggianti e potenti, cura maniacale per i dettagli: il compimento dei trent'anni era coinciso con una maturità importante, sicuramente rara nel panorama italiano. Il successo straripante ottenuto nel decennio precedente, scandito da un numero impressionante di canzoni incredibili incise e pubblicate, non lo aveva appagato. Era ancora lì a correre, ...
Oasis, of course
Ascolto la musica degli Oasis da quasi trent'anni. Se non vado errato, dovrei aver cominciato a prendere confidenza con alcuni classici del loro repertorio nella seconda metà degli anni Novanta. Per ragioni puramente anagrafiche, non riuscii a godermi l'esplosione della band britannica con il celebre "(What's the Story) Morning Glory" del 1995; tuttavia ho ricordi piuttosto nitidi delle uscite dei fortunati singoli estratti dal successivo "Be Here Now", uno dei dischi di Liam e Noel Gallagher a cui resto maggiormente ...
“Is This It” degli Strokes, un super esordio
Se la memoria non m'inganna, dovrei aver conosciuto gli Strokes nel 2006. Quell'anno la band americana, capitanata dall'eclettico Julian Casablancas, diede alle stampe "First Impressions of Earth", terzo album d'inediti di una carriera cominciata sul finire degli anni Novanta. Ricordo che in televisione passava spesso il videoclip di Juicebox, scelto come singolo apripista per promuovere la pubblicazione dell'opera in questione. Il brano era interessante, fresco, immediato, indubbiamente radiofonico: qualcosa di gradevole e capace di coinvolgere. Non ci fu una vera e ...