Nella mia vita ho avuto la fortuna di conoscere davvero tante persone fantastiche. Alcune, con il tempo, ho finito per perderle di vista. Purtroppo. Con altre invece riesco ancora a rimanere in contatto. Tra queste c’è di sicuro l’amico e collega Francesco Sicheri, figura cardine all’interno della redazione di “MusicOff”, ma prima di tutto un fratello. Con Francesco ci conosciamo dai tempi dell’università. Ricordo ancora la prima volta che ci parlai poco prima di sostenere un esame di Linguistica quando studiavo Lettere. Era il 2011. Eravamo entrambi in attesa di essere chiamati dal professore, e per ammazzare il tempo ci mettemmo a chiacchierare a tutto spiano di musica.
Dischi, chitarre, canzoni, musicisti, cantautori, rock band: mi bastarono pochi minuti per comprendere non solo la sua competenza in materia, ma anche per notare una sensibilità ed un’umiltà incredibili tanto dal punto di vista musicale quanto da quello umano. Da lì in poi abbiamo iniziato a frequentarci sempre di più grazie ad alcune amicizie in comune. L’anno successivo fondammo addirittura un progetto musicale arenatosi nei primi mesi del 2014, i Capo Da Roha. E nell’autunno del 2012 Francesco mi propose di iniziare a scrivere per “MusicOff”. Insomma, un’amicizia importante. Peccato solo che non ci si veda più spesso come in passato, ma fortunatamente il nostro rapporto non è cambiato di una virgola.
Ora lui fa ufficialmente il suo esordio come scrittore con la pubblicazione del suo primo romanzo, e io sono felicissimo. “La Straordinaria Vita Di Tell Jordan”, edito per conto di Lettere Animate, è il titolo del suo libro già reperibile su alcune piattaforme online e breve disponibile nelle librerie. Devo ancora leggerlo questo suo romanzo, ma sono strasicuro che si tratterà di un testo bellissimo. Ci ha lavorato parecchio tempo. Posso testimoniarlo perché quando lo scorso anno passavo a casa sua per una cena o per un caffè lo trovavo sempre intento a rileggere le bozze, a tagliare o ad aggiungere qualcosa. In più il romanzo è ambientato negli Stati Uniti, una nazione che lui conosce benissimo avendoci anche vissuto per un periodo e dalla quale sarà certamente riuscito a cogliere le sfumature più belle e affascinanti.
Mi auguro con tutto il cuore che questo libro possa avere la giusta visibilità. Lo dico perché so quanto sia difficile oggi trovare l’ispirazione per scrivere e pubblicare un libro, figurarsi riuscire a conquistarsi credibilità e stima in un periodo in cui la gente non va più in libreria e dove ogni anno esce un numero spropositato, esagerato, di testi. Credo però che se un’opera, in questo caso un romanzo, sia valida, prima o poi riesca ad imporsi e ad andare lontano facendo parlare bene di sé a lungo.
In bocca al lupo Franky caro, per te tutto il meglio possibile. Che questa sia solo la prima di tante opere fortunate.
Alessandro
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