Nel mese di dicembre, approfittando del lungo ponte reso possibile dalla Festa dell’Immacolata, caduta quest’anno di venerdì, sono andato a fare un bel giro in Emilia-Romagna. Con me Francesca e due cari amici, curiosi come il sottoscritto di vagare per una terra sempre ricca di fascino, storia, scorci magnifici e innumerevoli prelibatezze culinarie.
Quattro giorni bellissimi, durante i quali abbiamo soggiornato a Modena, allontanandoci da lì per fare tappa a Ferrara, Correggio e Carpi, di cui si può ammirare un tratto di Corso Alberto Pio nello splendido scatto di Francesca, fotografa di talento (lei nega, ma assicuro che ha grandi qualità). Da tempo sognavo di fare un viaggio simile, anche perché di quella Regione e di tante sue città, negli anni, ho letto e appreso cose forti e gagliarde.
Nonostante la pioggia e l’umidità, Ferrara ci ha estasiato assai con i tanti musei sparpagliati in vari punti di una località estremamente elegante e signorile. Per quanto mi riguarda, sono stato incantato dalla semplicità e dalla perfezione del centro storico di Modena, una città che mi ha stregato e dove potrei trasferirmi anche domani stesso: suggestive le sue piazze e le sue vie, di grande impatto gioielli architettonici come il Palazzo Ducale e la Galleria Estense.
Con l’intento di intrufolarmi in un negozio di dischi situato in via Leopoldo Nobili, quindi piuttosto lontano dal centro, ho attraversato in solitaria l’immenso Parco Enzo Ferrari. Una passeggiata emozionante, effettuata in un pomeriggio freddo eppure soleggiato, che mi ha permesso di ammirare l’infinita distesa verde che i modenesi “vivono” tutto l’anno in vari modi, prevalentemente facendovi sport grazie alla sua estensione e al suo terreno pianeggiante e regolare.
Nel giorno stesso della partenza per Roma, ci siamo ritagliati qualche ora per dare un’occhiata a Correggio e a Carpi, comuni più piccoli di Modena e di Ferrara ma non per questo meno attraenti. Silenziosa e curata, Correggio trasmette senz’altro un qualcosa di evocativo, e si comprende bene come abbia fatto a ispirare un certo Luciano Ligabue per le sue creazioni, non soltanto musicali.
Baciata da un sole fantastico, Carpi ci ha sedotto con il suo stile impeccabile e sontuoso. Edifici pregevoli, strade deliziose, locali e botteghe da esplorare con attenzione e poi, ovviamente, quella piazza dei Martiri di una bellezza unica, una meraviglia capace di ammutolire chiunque (su quella piazza si affacciano strutture importanti, come la cattedrale di Santa Maria Assunta).
Fosse stato per me, non avrei più fatto rientro nella Capitale. Resto convinto del fatto che l’Emilia vada conosciuta a fondo, perché racchiude tanta magia e perché è abitata da persone alla mano e generose. Bramo dal desiderio di tornarci, magari per un soggiorno più lungo e per vedere altre belle città segnate da tempo nell’agenda e nella testa.
Alessandro
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