Non sono solito, su questo blog, pubblicare foto che mi ritraggono. Tutto deriva da una mancata volontà di apparire: in quest’epoca in cui l’essere umano ha un bisogno spasmodico di ostentare, mi viene naturale andare direttamente dalla parte opposta. Pudore, riservatezza, discrezione: i motivi sono diversi e non vedo proprio la necessità di cambiare filosofia.
Tuttavia, quando vengo immortalato da qualche bravo fotogafo, ritengo giusto diffondere da queste parti almeno uno scatto. La foto visibile qui sopra risale all’estate scorsa. Un pomeriggio di lavoro a Roma, la mia città, presso lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel, nel corso di un evento di beneficienza.
Accanto a me Pamela, collega di Retesole. Il mio braccio destro, visto che lavoriamo insieme da quasi nove anni. Onestamente non so chi sia l’autore di questa foto. In ogni caso ci tengo a ringraziarlo, poiché si tratta di uno scatto bello ed elegante.
Il giornalismo è tutta la mia vita. Un lavoro complesso e affascinante al tempo stesso, un sacrificio continuo ma anche un’autentica conquista se ripenso ai tanti sforzi fatti per arrivare dove sono adesso. Spesso incappo in giornate pienissime e snervanti, in cui l’accumulo di stress e stanchezza raggiunge vette preoccupanti. Eppure, nonostante i momenti di sconforto, penso proprio che non potrei fare altro nella vita.
Non penso sarei in grado di garantire lo stesso impegno in un’altra professione. Di lavori, oltre al giornalismo, ne ho fatti tanti subito dopo la fine delle superiori. Eppure, quando si tratta di scrivere per informare, non conosco freni. Mi viene spontaneo mettere dentro tutto l’entusiasmo e tutta la serietà possibili. Massima concentrazione e cura maniacale per i dettagli: l’informazione, io, la interpreto così.
A proposito di Retesole, nelle prossime settimane pubblicherò qui un articolo per fare il punto sulle produzioni in corso per questa stagione. Le cose da fare sono tantissime, forse troppe. Ma io non mollo e tengo duro, perché è il mio modo di ricambiare la fiducia che questa storia emittente continua a riporre in me da più di otto anni.
Alessandro
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