Amo a livelli incredibili una canzone quale Gimme Shelter. È indubbio come i Rolling Stones abbiano confezionato un numero esagerato di capolavori nel corso della loro carriera, eppure questo brano mi annienta ad ogni ascolto. Non c’è niente da fare: quanto sento partire quel soffice fraseggio di chitarra, vengo travolto dai brividi.
L’interpretazione vocale di Mick Jagger, la struttura, il sound, gli arrangiamenti, la musica avvolgente, il ritmo unico: sono tanti gli aspetti di Gimme Shelter che finiscono per attrarre, alle volte ipnotizzare, l’ascoltatore. Lo ritengo da anni un pezzo vincente, di quelli destinati a fare scuola e storia. Mi sorprende soprattutto il modo in cui, al tempo, gli Stones svilupparono la canzone, destinata ad aumentare la propria intensità dando però l’impressione di rimanere morbida, cullante.
Davvero un super brano, contenuto tra l’altro in un gioiello del calibro di “Let it Bleed”, risalente al 1969. In quel periodo Jagger e soci erano al top, perché venivano da delle buone prove in studio e maturavano a vista d’occhio, riuscendo a piazzare grandi hit senza tuttavia snaturare il loro stile.
A proposito di Gimme Shelter, credo sia opportuno spendere qualche parola anche per i contenuti del testo. Di fatto si tratta di una canzone per certi versi “antimilitarista”, capace di racchiudere riferimenti a tematiche quali la guerra, l’odio e lo stupro. Non si direbbe, ascoltandola con leggerezza e distacco. Ciò, credo, conferma quindi l’alto spessore, anche la profondità, di un gruppo al quale è impossibile resistere.
Fenomenale, infine, l’idea di coinvolgere Merry Clayton per unire la sua voce a quella di Jagger. A quanto pare, l’idea venne al produttore Jimmy Miller. Ecco, ritengo che fu una trovata geniale, frutto di estrema saggezza, sensibilità, lungimiranza.
È incredibile il potere che ha questa canzone su di me. Sono in grado di sentirla a ripetizione senza mai stancarmi. Ogni ascolto mi permette di scorgere sfumature ed elementi nuovi. Davvero una pietra miliare del rock, che poi contiene elementi blues e vagamente folk. Sensazionale.
Alessandro
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