“Tutto il calcio minuto per minuto”

Il calcio ho cominciato a seguirlo ben presto. Già intorno ai cinque anni vedevo le partite alla televisione. I miei genitori mi facevano restare davanti allo schermo perché in quel modo non c’erano possibilità che iniziassi a litigare con mia sorella, di due anni più grande di me. La passione è poi aumentata con il tempo: crescendo si è amplificata l’attrazione verso la disciplina. Merito pure del mio nonno materno, che quando poteva mi portava allo stadio a vedere la Roma.
Non disponendo delle varie pay tv il campionato di Serie A ho sempre dovuto seguirlo attraverso la radio. Per sentire le dirette delle partite la soluzione era una: accendere lo stereo e sintonizzarsi sugli 89.7 FM. Rai Radio 1. “Tutto il calcio minuto per minuto”. La trasmissione calcistica per antonomasia. È anche e soprattutto grazie a “Tutto il calcio” che sono riuscito a farmi una cultura importante. Non so quanti pomeriggi al parco abbia trascorso in compagnia della radio e delle voci indimenticabili di Sandro Ciotti, Riccardo Cucchi, Tonino Raffa e Bruno Gentili.
Quando penso all’infanzia è ricorrente l’immagine di me in macchina, o all’aperto, con i miei e la radio accesa. Il lento scorrere dei minuti quando una partita ben messa sembrava non finire più, la speranza di un gol quando invece il risultato era compromesso, il timore di ricevere cattive notizie quando un radiocronista chiedeva di intervenire per comunicare un cambiamento di risultato oppure l’assegnazione di un penalty. Le magie dei fantasisti, le marcature degli attaccanti più incredibili, gli interventi miracolosi dei portieri validi e talentuosi. Un mondo magnifico.
Ascolto ancora oggi “Tutto il calcio” per vivere il pallone con la stessa foga. Preferisco sapere di un gol della Roma direttamente dalla voce di Giulio Delfino o di Francesco Repice. Ho bisogno di sentire sulla pelle certi brividi. Sarò un po’ troppo tradizionalista, ma non condivido che si debba pagare per assistere alle partite in televisione. Quindi, di conseguenza, per me il calcio o si vede dal vivo o lo si segue attraverso un racconto. E i radiocronisti di Rai Radio 1 sanno ancora come trasmettere emozioni potenti e profonde. Oggi come ieri. Viva “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Alessandro

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