Impossibile non tenere conto di un fenomeno come Joe Pass quando ci si immerge nel mondo del jazz, specialmente in quello più chitarristico. La sua classe è qualcosa di incredibile, la sua tecnica ha fatto storia e nel corso della sua carriera il grande Joe Pass ha rilasciato una serie impressionante di album magnifici. In queste settimane lo sto ascoltando molto e passo senza una logica precisa da un disco all’altro: da “Whitestone” a “Better Days”, da “I Remember Charlie Parker” a “For Django”, da “Intercontinental” a “Simplicity”. Che meraviglia. Un tocco unico il suo, di un’eleganza superiore.
La musica di Joe Pass è così bella da far sembrare meno complesso di quanto sia il jazz. Una fortuna avere in casa alcune delle sue tante pietre miliari. E per questo ringrazio mio padre, che di Joe Pass è un grande ammiratore e che mi iniziò a parlare di lui tanti ma tanti anni fa.
Alessandro
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