Pochi cantautori in Italia riescono a produrre canzoni di grande qualità, sviluppando con umiltà e sensibilità la musica d’autore. Il grande Gianmaria Testa fa parte di quei “pochi” e ascoltare i suoi lavori è sempre una grande emozione, anche se molti lo snobbano ritenendolo poco originale e moderno. Nella speranza che riesca finalmente a lasciarsi alle spalle la brutta malattia contro la quale sta combattendo da mesi e mesi per poi rilasciare un nuovo album, vado spesso a riascoltarmi con piacere le sue opere del passato.
C’è un suo disco che reputo magnifico e carico di fascino: “Da Questa Parte Del Mare”. Sono passati quasi dieci anni dalla sua uscita, ma il tema di fondo che lo caratterizza, l’emigrazione, è quanto mai attuale. Un disco di un’eleganza unica, fatto di brano favolosi, dove gli arpeggiati, le ballate e i momenti acustici, tipici del cantautorato (Seminatori Di Grano, 3/4), lasciano spazio anche all’elettricità più vibrante (Rrock). Bello sul serio, non a caso nel 2007 si aggiudicò la Targa Tenco come Miglior album dell’anno.
Che il 2016 sia l’anno del ritorno per questo artista così dolce e sensibile. Se non ci sarà un nuovo Lp, mi auguro che Gianmaria torni almeno a suonare con costanza sul palco, perché è lì la sua vita.
Forza Maestro.
Alessandro
Leave a Reply