Ha ragione Jovanotti quando dice a Carboni: «Ti rendi conto che hai scritto delle canzoni pazzesche?». È quello che penso anch’io. Penso anche che Carboni non abbia solo sfornato dei pezzi formidabili, ma che abbia anche confezionato dei dischi devastanti. Tra questi c’è pure “Persone Silenziose”.
1989, quarto album per lui che è in uno stato di grazia in senso autoriale. “Persone Silenziose” si apre con questo brano fantastico, semplice nella composizione ma pieno di fascino grazie ad una produzione sensibile e ad un testo intenso, toccante in certi punti.
Si sa che per Carboni ho un debole. Le sue canzoni mi hanno accompagnato sempre, nell’infanzia, nell’adolescenza e oggi. “Primavera” è un capolavoro, è un brano unico, pervaso da forte malinconia e pure da molta speranza, aspetti che secondo me tornano spesso nella poetica di un grande della musica italiana.
Alessandro
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