Non sono un grande cultore di album live, non lo sono mai stato. Ne ho diversi in casa, molti mi sono stati prestati negli anni da amici e colleghi. Se devo ascoltare un disco, difficilmente vado a prenderne uno suonato dal vivo. Per istinto opto quasi sempre per quelli d’inediti, quelli realizzati in studio.
Da un po’ di tempo a questa parte mi capita però di sentire in vinile performance strepitose di artisti leggendari. Merito di mio padre e delle tante belle cose da lui collezionate. Sono giorni che, ad esempio, mi perdo letteralmente nell’ascolto di un Lp sublime. “E.C. Was Here”, capolavoro assoluto di marca claptoniana.
1975, l’immenso songwriter inglese fa una vita di stravizi, non è lucido quasi mai, sforna album altalenanti perché le idee scarseggiano. Però suona con una passione allucinante, è inarrestabile con la sua chitarra. Ne esce fuori un progetto discografico magnifico, con un suono favoloso, caldo, esecuzioni da favola e tanta potenza, grande affiatamento con l’intera band. Fantastico davvero Clapton, difficile resistergli.
Alessandro
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