Credo che poche delle persone a cui è capitato di vedere “L’esercito delle 12 scimmie” (“12 Monkeys”) non abbiano apprezzato la magnifica opera cinematografica del grande Terry Gilliam. Per quanto mi riguarda, lo ritengo uno dei migliori film in assoluto che lo straordinario cineasta inglese ci ha regalato nel corso della sua lunga e sorprendente carriera.
Tutto è straordinario all’interno del film, che riuscii a vedere a casa una quindicina di anni fa, rimanendo ovviamente sconvolto, tramortito, senza fiato. De “L’esercito delle 12 scimmie”, uscito nel lontano 1995, colpisce innanzitutto la sceneggiatura, articolata ma densa, capace di dare all’intera pellicola un ritmo travolgente, incalzante.
Un film di forte impatto, che costringe lo spettatore a seguire lo svolgimento della storia con estrema attenzione per non perdere il filo. Gilliam, da questo punto di vista, riesce a rendere tutto abbastanza chiaro e comprensibile pur considerando la complessità degli eventi che si susseguono dall’inizio alla fine.
Il lungometraggio in questione è ricco di aspetti intriganti. Il cast, ad esempio: l’interpretazione di Bruce Willis, protagonista del film e dannatamente espressivo, è semplicemente da applausi. E poi, a proposito di interpretazione, c’è quella sublime di Brad Pitt, che zittisce tutti vestendo i panni di Jeffrey Goines, inizialmente internato in un’asettica e angosciante clinica psichiatrica.
Loro due, indubbiamente, fanno la differenza nell’intera economia del film, in cui troviamo comunque tanti altri ottimi professionisti, come Madeleine Stowe e Cristopher Plummer. C’è grande cura ne “L’esercito delle 12 scimmie”, contraddistinto da scenografie e fotografia di livello, senza dimenticare poi il montaggio, dinamicoe serrato come tanti altri grandi film di Gilliam.
Mi ritrovo spesso a parlare di quest’opera fantastica, specialmente in tanti pranzi e in tante cene con dei cari amici che di cinema ne masticano, e che hanno un palato piuttosto raffinato. Nonostante lo abbia visto parecchio tempo fa, ho ancora impresse nella mente tante forti scene costruite con ingegno e originalità dal super Gilliam, che non finirò mai di ringraziare per il suo cinema così visionario e slanciato che ha fatto indubbiamente storia.
Alessandro
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