Saranno una decina di giorni che non faccio che ascoltare l'ultimo disco in studio realizzato da Ben Howard, indubbiamente uno dei musicisti inglesi più forti in circolazione, abile a contaminare e a far evolvere il suo stile che, in un certo senso, parte dal folk rock. Il disco, che è il quarto della sua carriera, iniziata ufficialmente nel 2011 con il folgorante "Every Kingdom", s'intitola "Collections from the Whiteout" ed è fuori da un paio di mesi (la pubblicazione è ...
So Not Over You (Simply Red)
Proprio qualche settimana fa, vagando per il centro di Roma, ho acquistato in un negozio di dischi (Welcome to the Jungle) l'album "Stay" dei Simply Red, pubblicato dalla celebre band inglese nel marzo del 2007. Da molto tempo ero alla ricerca di quel lavoro lì, di cui al momento dell'uscita ascoltai alcuni degli undici pezzi in scaletta che, come si può immaginare, mi piacquero parecchio. Il brano che più di altri, all'epoca, attirò la mia attenzione verso un progetto discografico ...
“Dove c’è musica”, il disco magnifico e ispirato di Eros Ramazzotti
Prima o poi avrei dovuto dedicare qualche riga all'album "Dove c'è musica" di Eros Ramazzotti. Lo faccio nella settimana in cui questo disco, il settimo della carriera di Eros, compie venticinque anni. Ebbene sì, fa impressione ma è già passato un quarto di secolo dall'uscita di un lavoro eccellente che consacrò definitivamente l'artista romano: era il 13 maggio del 1996, non posso dimenticarlo. Al tempo ero un ragazzino, appena otto anni. Un bimbo. Però, come ho scritto in passato qui ...
Bruce Springsteen e l’essenzialità: il capolavoro “Nebraska”
Forse l'ho già scritto da queste parti: non sono un grande esperto della musica di Bruce Springsteen, tuttavia stimo tanto un artista simile, che a suon di dischi eccellenti e di concerti travolgenti ha fatto semplicemente la storia, in ambito musicale. Il disco di Springsteen che conosco meglio, e che amo di più, è "Nebraska", lp rilasciato dal songwriter statunitense nel settembre del 1982. Lo ascoltai per la prima volta una decina di anni fa, e non posso dimenticare l'effetto ...
Il favoloso “Paris, Texas” di Wim Wenders
Sono rimasto letteralmente estasiato, appena un paio di mesi fa, nel vedere "Paris, Texas" di Wim Wenders, lungometraggio firmato dal grande cineasta tedesco che raggiunse le sale di tutto il mondo nel corso del 1984. Da tempo volevo visionare un film del genere, vincitore della Palma d'oro a Cannes, di cui tanti mi avevano parlato bene e di cui avevo letto articoli, saggi e recensioni molto interessanti. Seppur con un grave ritardo, sono riuscito a rimediare e non posso che ...