“Mo’ Better Blues” è indiscutibilmente uno dei migliori film di Spike Lee. Per intensità, efficacia, profondità ed eleganza si colloca nelle primissime posizioni per quanto riguarda le tante produzioni firmate dal regista americano classe ’57. Una storia affascinante, narrata con grande sensibilità artistica. Un contesto, quello musicale, evocato e ricostruito con cura e precisione. Il jazz, i locali notturni, la vita tutt’altro che semplice di chi fa musica, la complessità dei rapporti. E poi il cast: Denzel Washington, Wesley Snipes, lo stesso Lee. Che attori… Un’alchimia perfetta. In “Mo’ Better Blues” si ritrovano quelle atmosfere tipiche dello Spike Lee degli esordi, un fiume in piena per quanto riguardava i contenuti da condensare all’interno di una pellicola. Un artista che aveva tante cose da dire, tante fonti e riferimenti.
Trovo che “Mo’ Better Blues” sia uno dei più grandi film legati alla musica, insieme a “Bird” di Clint Eastwood. Rivedendolo mi rendo conto di quanto fosse bello il cinema degli anni Novanta. Soprattutto in quel periodo uscivano tantissimi film di assoluta bellezza, anche se non si trattava di produzioni sontuose. In quel decennio il cinema di tutto il mondo era riuscito a trovare equilibrio tra tecnica e scrittura, e i film convincevano soprattutto per la loro semplicità. Molte commedie e molti drammi si sono imposti per la validità delle storie, così come per la professionalità con cui gli attori s’impegnavano ad interpretarli. E il successo di “Mo’ Better Blues” è stato decretato anche da aspetti del genere.
Alessandro
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