Pezzi

Penso che la fortuna di una canzone come Mr. Jones, brano firmato dai Counting Crows e rilasciato nel 1993, stia nella sua incredibile semplicità. In quei pochi accordi di chitarra, in quel suono non troppo elaborato, nel cantato genuino e calzante di Adam Duritz. Si tratta di un pezzo delizioso, un brano che suona incredibilmente anni Novanta, che mette il buon umore fin dall’inizio, bello e godibile ancor prima dell’esplosione del ritornello. Un pop brillante, elettrificato con gusto e vivacità.
Mr. Jones è quella canzone che piace per forza, anche se chi l’ascolta non ha vissuto quel particolare decennio, dove si è sempre più imposta la tendenza a confezionare hit, cercando immediatezza e incisi vincenti. Per chi invece è più grande, Mr. Jones è un bel tuffo nel passato. Ognuno la ricollega a determinate fasi del proprio vissuto. Per me non è altro che l’infanzia. Pomeriggi lunghi trascorsi in casa con la televisione accesa. Curiosità sfrenata e voglia di conoscere cose nuove, ma anche l’ingenuità con cui contemplavo la formula del videoclip e la particolare diffusione della musica attraverso le radio e, appunto, la televisione. Altri tempi. Altri linguaggi. Altri videoclip per altri fruitori.

Alessandro