Ieri l’esordio fortunato, ma non perfetto, della Francia, oggi il pareggio amaro dell’Inghilterra. E lunedì tocca all’Italia di Conte. Che non parte certo favorita, ma alla quale è giusto dare fiducia. Perché in questi Europei transalpini c’è molto equilibrio e si può andare fino in fondo. Anche se il nostro attacco è sterile, anche se il centrocampo ha poca qualità. Martedì ho intervistato il grande Dino Zoff, e rispondendo ad una mia domanda, l’ex allenatore della Nazionale ha detto una cosa vera: «Conte sa far giocare bene la squadra». Sono d’accordo. Se non la fa giocare bene, la mette in campo nel modo adeguato.
Non so se gli azzurri rimarranno in Francia fino al 10 luglio, ma di sicuro chi ci affronterà faticherà non poco. Negli anni l’Italia ha dimostrato di farsi valere e di essere concreta quando si presentava ad una competizione con una condizione poco brillante. Quando invece ci davano per favoriti, abbiamo toppato (Euro ’96, Euro 2004, Euro 2008).
Magari davanti non pungeremo molto, o forse non faremo sempre segnare gli attaccanti. Credo tuttavia che l’Italia sarà compatta e finirà per mandare in gol più giocatori. Certo, poi mai dire mai. Chi lo sa se un Simone Zaza non finisce per diventare la rivelazione. Vedremo. Con il Belgio sicuramente si soffrirà. Mi immagino però un’Italia che andrà a carburare man mano.
Voglio crederci insomma.
Alessandro
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