Mi sembrava giusto, anche se con un evidente ritardo, spendere qualche riga per quel capolavoro, quell’impresa storica e infinita che Claudio Ranieri e il Leicester City hanno compiuto. Una cavalcata trionfale quella della squadra inglese, capace di aggiudicarsi un titolo in maniera tanto insperata quanto meritatissima. Davvero un qualcosa di magico. Onore ad una squadra che ha mantenuto costanza nei risultati e nel rendimento dall’inizio alla fine della stagione, cosa davvero difficile, specialmente se si considerano le insidie che la Premier League nasconde.
Il Leicester ha cominciato il campionato con basse aspettative. Al massimo si sognava un piazzamento in Europa, e invece sono arrivate decine di vittorie. Sono arrivati risultati clamorosi contro squadre blasonate, abituate da sempre a stare ai vertici. Complimenti davvero. Per la freddezza, la pazienza e l’umiltà. Speriamo di vederne altre di favole simili. Magari in Italia, dove è dal 2001 che una squadra del centro sud non vince il campionato.
A Ranieri va tutta la stima di questo mondo. Un allenatore sempre troppo criticato, che non ha vinto molto, ma che è stato protagonista di stagioni importanti su panchine diverse. Io non posso dimenticarne un’altra di cavalcata, purtroppo non trionfale. Quella della stagione 2009-2010, quella dello scudetto della Roma sfiorato davvero. Un dolore che ancora conservo come tutti. Peccato per quello sciagurato 1-2 contro la Sampdoria, quella serata sfortunata in cui si commise l’errore più grande. Pazienza. Sono contento che un mister come Ranieri abbia potuto piangere di gioia lo stesso. Lo meritava.
Alessandro
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