Tutto è nato a Pescara, la mia seconda città dopo Roma. Tutto mi riporta a Pescara, il posto in cui trascorrevo le vacanze estive da piccolo. Lì ad esempio è nata la passione fortissima per il mare, così grande che ogni sera per portarmi via dalla spiaggia era una lotta, così forte che la mattina chiedevo a mio nonno di portarmi giù all’alba nella speranza di veder tornare a riva i pescatori con le reti cariche di pesci.
Pescara è stata tutto per me. La città delle “cotte” pesanti, delle passeggiate sul lungomare, dei pomeriggi interi passati a giocare a pallone con gli amici, a buttare i soldi davanti ai videogiochi, a mettere le canzoni nel juke box, a giocare a carte, a leggere il giornale sotto l’ombrellone per sapere del calciomercato, a fare bagni, bravate. E poi l’estati dei mondiali e degli europei. Lì, dentro il bar dello stabilimento a tifare Italia, oppure a vedere cosa facessero le altre nazionali, quelle più blasonate come quelle più sfigate.
Questa foto non è stata scattata proprio a Pescara, ma a Torre Del Cerrano. Era da poco finito un mega falò sulla spiaggia. Agosto 2006, una vita fa.
Alessandro
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