Credo che nella musica degli americani Black Rebel Motorcycle Club si concentrino i generi più affascinanti possibili per rendere moderno, intrigante, contaminato e sorprendente il rock. In quindici anni di carriera il trio di San Francisco capitanato da Peter Hayes ha rilasciato degli album strepitosi, passando dal country-folk del capolavoro “Howl” (2005) al noise estremo di “The Effects Of 333”. A partire dal primo “B.R.M.C.” all’ultimo “Specter At The Feast” non hanno mai deluso le aspettative. Solo grandi canzoni e grandi dischi. Cura parsimoniosa per i dettagli, suoni sempre ricercatissimi, anche nelle parentesi più lo-fi. Ce ne fossero di progetti di questo tipo, a loro agio sia negli episodi più tirati e dal piglio rock ‘n’ roll, sia in quelli più bluesy e lenti.
Indubbiamente uno dei miei gruppi preferiti di sempre. E soprattutto uno dei migliori al mondo, almeno tra quelli in attività.
Alessandro
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