Stavo giusto finendo di prepararmi per uscire. Un’ultima occhiata alla posta elettronica, una risistemata alla giacca, uno sguardo all’ora. Poi quell’annuncio, la lettura improvvisa di un’agenzia battuta da pochi minuti. La voce della giornalista del Tg1 che arriva dalla tv in cucina lasciata accesa, un brivido che corre lungo la schiena.
Senza parole. Solo tanta tristezza. Solo dispiacere. Una giornata intera a pensarci, perso nell’incredulità più assurda e martellante. Così David Bowie non c’è più. Se ne va anche lui e fatico a crederci.
Fatico davvero tanto.
Alessandro
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