“Havana”, “Brubaker”, “Il Migliore”, “La Stangata”, “Il Temerario”, “Qualcosa Di Personale”, “Il Cavaliere Elettrico”. E poi “I Tre Giorni Del Condor”, “Tutti Gli Uomini Del Presidente”, “Corvo Rosso Non Avrai Il Mio Scalpo”, “Come Eravamo”, “Il Candidato”. È incredibile il numero di film magnifici a cui il grande Robert Redford ha preso parte nel corso della sua lunga carriera di attore. E il bello è che non ha mai deluso.
Spesso poi si dimentica anche il suo importante lavoro registico. “Gente Comune”, “Milagro”, “In Mezzo Scorre Il Fiume”, “L’Uomo Che Sussurrava Ai Cavalli”, “Quiz Show”, “La Regola Del Silenzio”: grandi film che molta gente avrà visto e ammirato senza neanche sapere che ci fosse proprio lui dietro la cinepresa.
Robert Redford è un grande, punto. Un grande uomo soprattutto, con una vita piena di conquiste e cadute rovinose, uno sempre visto con un po’ di pregiudizio e da molti considerato solo un “belloccio”. Sicuramente ci sono stati attori molto più forti di lui, penso a Brando, Hackman, Nicholson, Newman, ma Redford è sempre Redford.
Oggi questo “ragazzo” classe 1936 compie gli anni, e mi sembrava il caso passare da queste parti per ricordarlo. Perché noto sempre più che ci sia la tendenza a celebrare gli artisti solo dopo la loro morte. E questo non va bene.
Tanti auguri Mister Redford. Complimenti per tutta la tua opera, attoriale e registica. Uomo di grande coerenza, sempre rispettoso verso la natura e la Terra. È in quel senso che mi rispecchio in te.
Grazie.
Alessandro
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